Pianura Padana Pessima Qualità dell’aria
Da giorni, una pesante coltre di inquinamento avvolge la vasta regione della Pianura Padana, con livelli di contaminazione dell’aria che hanno superato i limiti massimi consentiti in molte città. Questa situazione non è insolita per il Nord Italia, soprattutto durante i mesi invernali, ma sorprende il fatto che finora poche amministrazioni locali abbiano preso provvedimenti adeguati o messo in guardia la popolazione sui rischi per la salute derivanti dall’esposizione prolungata all’aria inquinata.
Le cause di questo fenomeno sono da ricercare nelle caratteristiche geografiche della Pianura Padana, unitamente alla concentrazione di centri urbani, industrie e attività agricole.
Negli ultimi giorni, la mancanza di ventilazione e di precipitazioni ha aggravato ulteriormente la situazione, portando a livelli di particolato sospeso (PM) ben al di sopra dei limiti stabiliti dalla legge, soprattutto nelle principali città della regione come Milano. Questi limiti sono definiti dalla direttiva europea 2008/507CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 155 del 2010, che stabilisce i valori massimi di PM10 consentiti in media giornaliera e annuale.
Nel corso degli ultimi giorni, i superamenti dei limiti sono stati frequenti in numerose città del Nord Italia. Ad esempio, il 18 febbraio, Milano ha registrato oltre 100 microgrammi per metro cubo di PM10, mentre a Torino si sono registrati 77 microgrammi per metro cubo. Anche città come Asti, Brescia, Bergamo e Piacenza hanno segnalato livelli di inquinamento significativamente superiori ai limiti consentiti.
La gravità della situazione è ben evidenziata da un’animazione creata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) utilizzando dati satellitari, che mostra come per gran parte del mese di gennaio l’aria nella Pianura Padana sia stata fortemente inquinata, con numerosi giorni caratterizzati da una qualità dell’aria estremamente scarsa, raggiungendo il livello peggiore possibile.